Iniziative di Running FREE
Il Cenone di Natale
Potremmo sostituire il consueto abbacchio scottadito con una portata di carni esotiche. Che comprenda: RATTO SELVAGGIO, SCIMMIA, SERPENTE, PIRANHA, PECARI E COCCODRILLO. Avete problemi di digestione? No problems, brothers. State a sentire e mi raccomando: attenzione alle modalita' di cottura. Per il resto: buon appetito!
Topo selvaggio: da grigliare sicuramente. Direttamente sul fuoco o alla brace. Da lasciarsi cuocere attentamente. Carne forte, grassa ma assai fine al sapore, naturalmente salata. Ricorda le lombate di maiale. Pesante a digerirsi, ha come unico difetto di dare sete per alcune ore. Servire con un vino rosso brioso, giovane.
Scimmia: Se la cacciate voi direttamente, è consigliabile non mirarla quando è troppo in alto, rischia di restare accartocciata ai rami dell'albero. E' da tagliarsi in piccoli pezzi e successivamente da farsi rinvenire in una marmitta, lasciandola per almeno un'ora di tempo. Di carne biancastra, non molto fine, ma coriacea, masticare a lungo. E' una carne consigliabile per le feste tra amici scapoli. Evitare di servire in tavola davanti a signore o persone particolarmente sensibili. La sua somiglianza all'uomo è veramente straordinaria. Produrrebbe svenimenti. Servire con un rosato di puglia.
Serpente: una volta morto, maneggiarlo con estrema attenzione. Si consiglia di decapitarlo rapidamente. Poi scuoiarlo e ridurlo in pezzettini e farlo bollire a lungo nell'acqua. Altri consigliano di cuocerlo alla brace. Vi è un grande dibattito su quale debba essere considerata la forma più succulenta di cottura di questo animale. Fate vobis. E' di carne consistente, assai elastica, dal gusto neutro. Assolutamente da cuocersi con spezie. E' un piatto che non riempie tanto ma si digerisce bene; sicuramente da servirsi con un vermentino sardo o al più con un Locorotondo.
Pirahna: di difficile cattura, soprattutto se siete smemorati e utilizzate le mani. Animale abbastanza permaloso. Se abbastanza grosso se ne possono fare dei filetti, altrimenti la sua morte migliore è in padella, cucinato alla livornese. Non ha una carne tra le più fini e saporite, comunque molto grassa e nutriente. Servire con un orvieto secco.
Pecari: difficile da catturare, si nasconde molto bene nella selva. In padella o bollito, ha una carne lunga da cucinare, coriacea e saporita, molto simile al cinghiale. Si consiglia di servirlo in tavola con un vino robusto piemontese invecchiato (barolo ad esempio; ma attenzione a come lo trattate. Aprite la bottiglia almeno un'ora prima del pranzo e versatela in una bottiglia dal fondo molto largo e dal collo lunghissimo e stretto. Operazione necessaria per assaporarne il retrogusto).
Coccodrillo. Finalmente la prelibatezza della serata. Affumicare i pezzi sul fuoco o cuocere avvolto dalla carta stagnola nella cenere, dopo averlo ben steccato e avvolto di odori. Ha un gusto che è una delizia. Particolarmente deliziosa la coda. Carne ferma, bianca e molto fine. Ha un sapore tra il pollo e il pesce. Nutriente, ha funzioni balsamiche e ricostituenti, si digerisce facilmente. Assolutamente da servire con un grande bianco, a seconda dei gusti. A mio avviso si sposa perfettamente con un Gavi.
Ultimo aggiornamento: 17 settembre 1997.
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