Guida a Internet per il medico

Di Mark Pallen

Indice

Introduzione Posta Elettronica
World Wide Web Telnet, Files, NewsGroups

POSTA ELETTRONICA

La posta elettronica (Email) è la trasmissione di messaggi di testo attraverso una rete di computers. La Email è stata una delle prime e fondamentali risorse di Internet e per molti aspetti funziona ancora come comune denominatore per le comunicazioni via computer: molte macchine che non possono accedere a Internet tramite i suoi servizi più evoluti possono comunque scambiare messaggi di email con la rete.

Perché usare la posta elettronica?

La posta elettronica ha molti vantaggi rispetto ad altri metodi di comunicazione: è più rapida della posta convenzionale (cosiddetta snailmail, cioè posta lumaca), e raggiunge il destinatario di solito nel giro di minuti qualsiasi siano i punti di partenza e di arrivo. Richiede un minor sforzo fisico mandare un messaggio di email rispetto ad un lettera convenzionale (non servono buste, francobolli, spostamenti per trovare una buca delle lettere). Il costo dell'email si riduce al costo della connessione telefonica per chi si connette con sistemi di dial-up. A differenza delle comunicazioni telefoniche l'email non richiede l'attenzione contemporanea dei due corrispondenti; per questo motivo, in campo medico, medici e pazienti possono preferirla al telefono per comunicazioni riferite a problemi semplici e non urgenti [Neill RA, Mainous Ar, Clark JR, Hagen MD. The utility of electronic mail as a medium for patient-physician communication. Arch Fam Med 1994;3:268-71.]. Con l'email è molto semplice spedire un messaggio a molte persone diverse nello stesso momento. Utilizzando un sistema di crittografia come PGP è possibile proteggere la privacy della propria email.


Anatomia di un messaggio di posta elettronica

Un messaggio di email è composto da una serie di intestazioni (headers) e da un corpo (body). Gli headers contengono alcune o tutte delle seguenti linee:

From: indica l'indirizzo di email del mittente.
Date: data e ora dell'invio (fuso orario della nazione da cui parte il messaggio).
To: indica l'indirizzo del/dei destinatari(o) ognuno separato da una virgola e da uno spazio se più d'uno.
Subject: è la descrizione riassuntiva dell'oggetto del messaggio fatta dal mittente (lasciare in bianco questo campo è un segno patognomonico di "newbie", ovvero principiante). Se si risponde a un messaggio con l'opzione Reply, la maggior parte dei programmi di posta elettronica mette davanti al subject originale il prefisso "Re:" oppure "R:".
CC: significa Carbon Copy e indica coloro che ricevono il messaggio oltre al destinatario del campo To.
Bcc: significa Blind carbon copy. Mettendo degli indirizzi in questo campo ogni destinatario che riceverà il messaggio non potrà sapere a quali altri destinatari è stato inviato.
Message-ID: mostra il numero di serie assegnato al messaggio dal server da cui è partito.
Received: è una serie di linee che mostra i passaggi del messaggio attraverso i vari nodi della rete.
Reply-To: indica l'indirizzo preferibile a cui indirizzare le risposte, di solito, ma non sempre, quello del mittente. E' l'indirizzo che viene messo automaticamente nel campo To dai programmi di posta elettronica se si usa l'opzione Reply per rispondere a un messaggio.

Gli indirizzi di Internet sono scritti nel formato standard username@domain, per esempio tizio@mbox.vol.it. Va notato che non va inserito nessuno spazio bianco e non ha importanza l'uso delle lettere maiuscole o minuscole (di solito si usano le minuscole). La parte di indirizzo dopo il segno @ può essere diviso da punti che separano codici che indicano una nazione o nomi di organizzazioni o altro. Andando da destra a sinistra questi codici dicono ai computers che indirizzano il messaggio (cosiddetti routers) la destinazione successiva. Il codice più a destra, il livello più alto, può essere un codice di nazione (.it per Italia, .uk per Regno Unito, ecc.) oppure, negli Stati Uniti, definiscono il tipo di organizzazione di appartenenza:

  1. com organizzazioni commerciali
  2. edu università
  3. gov sedi governative
  4. mil organizzazioni militari
  5. org altre organizzazioni
  6. net risorse di rete


Convenzioni della posta elettronica

Il corpo del messaggio contiene il messaggio stesso. Un messaggio standard consiste di un testo semplice, scritto in caratteri ASCII da 1 a 128 (in gergo "7 bit"). Questa limitazione apparente esercita un profondo e benefico effetto sulle dinamiche sociali e professionali della comunicazione via email: i messaggi spesso hanno scarse informazioni circa lo status sociale, la posizione gerarchica, la razza, l'età o l'aspetto del mittente. All'email mancano le intestazioni o i logos di società e mancano molte formalità che si trovano in altri tipi di comunicazione. Questa facilità di uso e informalità spesso rende l'email il mezzo di comunicazione preferito e si può diventare così abituati a usarla che è possibile provare disappunto sapendo che nuove conoscenze o collaboratori sono privi di indirizzo di posta elettronica.

Dato che il messaggio di email è costituito solo da testo, sono necessarie certe regole per una comunicazione semplice e chiara. Ci deve essere un uso generoso di spazi bianchi, e il messaggio deve essere diviso in molti piccoli paragrafi separati da linee bianche. Rispondendo a un messaggio è spesso utile citare alcune parti di quello originale e questo viene fatto automaticamente dai programmi di email. Le linee citate sono di solito precedute dal segno ">" o da ":". [The Jargon File 3.2.0 - Email Quotes and Inclusion Conventions] L'uso prolungato delle maiuscole è da bandirsi in quanto è l'equivalente elettronico delle urla. Le parole importanti possono essere enfatizzate facendole precedere e seguire da asterischi (per esempio *allora*) o da trattini (_prima_).

I veterani della email fanno uso di un insieme di sostituti elettronici del linguaggio del corpo detti "smileys"; o "faccine" o "emoticons" [ The Unofficial Smiley Dictionary]. Si tratta di facce stilizzate disegnate con caratteri ASCII. Le faccine vi possono sembrare stupide se non siete abituati ma le vedrete spesso nella email e su Internet in generale. Per capirne il senso dovete guardare le faccine piegando la testa sulla spalla sinistra (quantomeno mentalmente). Alcune faccine molto comuni sono:

:-)  o  :)  sorrisi (indicano una affermazione fatta con intento scherzoso)
:-(    infelice, arrabbiato
;-)    strizzatina d'occhio
:-D    risata

Un'altra caratteristica dei messaggi di email sono gli acronimi; meno diffusi nei messaggi italiani, sono invece molto usati nel mondo anglosassone:

BTW   by the way
IMHO  in my humble opinion
FYI   for your information
TIA   thanks in advance

Il messaggio di email di solito finisce con un blocco di testo detto signature (firma) che viene aggiunto (automaticamente dalla maggior parte dei programmi) ai messaggi in uscita. La signature contiene di solito il vostro nome, indirizzo e numeri di telefono; l'indirizzo/i di email preferito/i e altre informazioni personali. Qualcuno aggiunge alla propria signature anche una massima o un disegno costruito con caratteri ASCII.

Ecco un tipico messaggio di email:

Received: from judy.any.ac.uk by bccmsa.bc.any.ac.uk 
     (4.1/4.0) id AA12621; Mon, 12 Jun 95 13:41:52 BST
Received: from triumph.doc.any.ac.uk (actually 
     passion.doc.any.ac.uk) by judy.any.ac.uk with SMTP (PP); 
    Mon, 12 Jun 1995 13:41:34 +0100
Message-Id: m0sL8nz-000DkfC@triumph.doc.any.ac.uk
Date: Mon, 12 Jun 95 13:41 BST
From: jqs1@doc.any.ac.uk (John Smith)
To: m.pallen@any.ac.uk, f.bloggs@any.ac.uk 
Subject: Re:Travel to phage genetics meeting
CC: j.doe@any.ac.uk
Reply-to: j.q.smith@any.ac.uk

Hi Mark! Hi Fred
>Any idea what time the trains go?

I have just rung BR and the times from London to Manchester 
are every hour on the hour taking 2:30 - so IMHO 11:00 is
the best option. 

Please let me know if this is not convenient _before_ next Tuesday. 
And...please can everyone get there *on time*
>and where do you think should we meet?

Memory and a little map in my diary :-)  shows that we travel
from Euston, I suggest that we meet there. 

Cheers

John

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|                 .!Z!.                                                |
|              .@?!!?NL              Dr John Smith                     |
|              9X!!!!U#               Phage geneticist                 |
|                "WWF                 j.q.smith@any.ac.uk              |
|                  $!>                                                 |
|                 9!f   +.                                             |
|           /"^4  9!E /.z.^4.       "A bacterium is just a phage's     |
|         r ." "%Nd!$$L   "\ "\  way of making more phage..."          |
|        r u"    N$?TSQ*\.    "c                                       |
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Trovare le persone via email: Finger e Netfind

Anche in questa era di comunicazione elettronica, il modo più rapido e più sicuro per avere l'indirizzo email di qualcuno è chiederlo per telefono o per lettera. Esistono comunque diversi metodi on-line che possono essere usati per cercare gli indirizzi. Le università spesso mantengono degli elenchi di indirizzi dei loro dipendenti o studenti che possono essere consultati tramite il Web o via Telnet.

Altri approcci includono Netfind e il servizio WHOIS. Se questi non danno risultati e conoscete il posto dove la persona lavora (cioè il dominio dell'indirizzo che cercate, la parte di indirizzo a destra del segno @) potete mandare una richiesta al gestore della posta elettronica (postmaster) indirizzandola all'indirizzo postmaster@dominio.

Se avete un indirizzo di email e volete conoscere qualcosa di più sulla persona che lo possiede è possibile usare il "Finger" utilizzando dei programmi client che hanno questa funzione (le versioni più recenti di Eudora l'hanno incorporata nel programma). Chi usa UNIX può digitare semplicemente:

finger [indirizzo]

e riceverà informazioni come l'ultima volta che il possessore dell'indirizzo si è collegato e altri dettagli personali che il possessore dell'indirizzo ha voluto rendere pubblici.


Usi avanzati della posta elettronica

Codifica dei files

Benché i messaggi di email siano scritti con caratteri ASCII, è possibile usare la email per inviare files binari come programmi o immagini codificando questi files con caratteri ASCII prima di spedirli. Il destinatario dovrà poi decodificare i files per poterli utilizzare. Il primo sistema di codifica è il cosiddetto UUENCODE (UNIX to UNIX Encode) che viene utilizzato dai sistemi UNIX ma di cui esistono anche programmi di codifica/decodifica per DOS o Windows. Un altro sistema simile è BINHEX.

In passato, volendo mandare un grosso file per email bisognava spezzarlo in tanti pezzi più piccoli in formato codificato e poi ricostruirlo all'arrivo prima di decodificarlo. Attualmente la maggior parte dei programmi di email supportano il formato MIME (Multimedia Inline Media Extensions) che permette di "attaccare" (attachments) dei files, anche di dimensioni cospicue, al messaggio in modo che il programma del destinatario salva il file attaccato direttamente sul disco nel formato corretto; in questo modo non serve più la decodifica dopo la ricezione del file.

Mailing lists

Le mailing lists sono una delle numerosissime risorse che possono essere sfruttate con la posta elettronica. Si tratta di aree dedicate alla discussione di un certo argomento alle quali ci si può iscrivere via email. In questo modo ogni contributo alla discussione viene inviato a tutti gli iscritti. Le mailing lists sono in genere gestite automaticamente da programmi chiamati "listservers" (alcune grosse mailing lists hanno migliaia di iscritti). Chi desidera iscriversi invia per email un comando al listserver che aggiunge il suo indirizzo alla lista. I software per la gestione delle mailing lists sono numerosi: Listserv [Guide to Network Resource Tools - LISTSERV], Majordomo, Listprocessor, Mailbase [Mailbase Mailing List Service] e supportano comandi e funzioni leggermente diversi tra di loro, per cui la sintassi per inviare un comando a un listserver varia a seconda del software utilizzato; tutti i listserver però rispondono al comando HELP inviando un messaggio che spiega i comandi principali.

Appena iscritti a una mailing list riceverete un messaggio che vi notifica l'iscrizione e istruzioni su come contribuire alla discussione o su come cancellarvi dalla lista. Quest'ultimo punto è particolarmente importante in quanto l'iscrizione a una mailing list può rapidamente riempire la vostra casella postale di messaggi (soprattutto se andate in vacanza per un po' e non controllate la posta).

Ci sono centinaia di mailing lists dedicate alla medicina e alle scienze biomediche. Si possono ottenere informazioni su queste liste da Medical Matrix [Medical Matrix Guide to Internet Medical Resources] e altre fonti [Publically Accessible Mailing Lists].

Email come sostituto dell'accesso completo a Internet

Come abbiamo detto sopra, molti computers a cui manca l'accesso ai principali servizi di Internet possono comunque scambiare messaggi di email con computers collegati a Internet. Per questo motivo, l'email può essere utilizzata come tramite per connettersi ad altri servizi. Molte delle risorse di Internet di cui si parlerà in seguito (FTP, gopher, World Wide Web) sono accessibili via email anche se in modo incompleto. Per saperne di più riferitevi alla guida completa di Bob Rankin "L'accesso a Internet via email"; [Accessing the Internet by e-mail: Doctor Bob's Guide to offline Internet access] ottenibile via email inviando un messaggio a mailbase@mailbase.ac.uk con la seguente dicitura nel corpo del messaggio: send lis-iis e-access-inet.txt (deve essere copiata esattamente in questo modo).


Traduzione a cura di Gilberto Lacchia

This article has been translated with permission by the original "A Guide to the Internet for Medical Practitioners" by Dr. Mark Pallen, Senior Lecturer in Medical Microbiology, St Bartholomew's and the Royal London School of Medicine and Dentistry
Copyright © British Medical Journal


Articolo tradotto su autorizzazione dall'originale "A Guide to the Internet for Medical Practitioners" del Dr. Mark Pallen, Professore di Microbiologia Medica alla St Bartholomew's and the Royal London School of Medicine and Dentistry
Copyright © British Medical Journal